Roberto Burioni, la minaccia ai no-vax: "Con me rischiate di brutto". Botte da orbi ai negazionisti
Anche i virologi e i medici più esposti mediaticamente da quando è scoppiata la pandemia di coronavirus si sono organizzati per fare rete. Il Corriere della Sera ha svelato l’esistenza del gruppo “Italian renaissance team against Covid-19”, che dallo scorso anno raccoglie discussioni e materiale sul virus. In queste ultime settimane, però, si parla soprattutto dei no-vax e delle loro minacce, fisiche e verbali, ai danni di diversi membri di questo gruppo.
Su tutti Matteo Bassetti, seguito fino a casa e messo sotto torchio telefonicamente da decine e decine di invasati. “Ho avuto paura”, ha ammesso l’infettivologo dell’ospedale San Martino di Genova, ormai costretto a girare accompagnato da agenti in borghese. “Se uno facesse a me quello che hanno fatto a Matteo - ha commentato Roberto Burioni - rischierebbe di brutto, per quanto mi hanno rotto l’anima”. Comprensibile, dato che chi era partito con il nobile intento di fare informazione sulla pandemia e di mettere le proprie conoscenze al servizio della comunità, adesso si trova a essere facile bersaglio dei no-vax.
Sempre sul gruppo Bassetti ha poi raccontato di essere tornato in procura a Genova nella giornata di giovedì: “Finalmente ho sentito che lo Stato c’è, che la magistratura è sul pezzo e faranno di tutto per capire cosa si nasconde dietro il fenomeno, se ci sono solo ciarlatani o altro. Non è piacevole mettere piede in ospedale con i guardaspalle”.
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