Matteo Salvini, Bruno Vespa e "la sindrome dello scorpione": ecco perché alla fine la Lega non mollerà Mario Draghi
Enrico Letta e Giuseppe Conte possono mettersi l'anima in pace. Matteo Salvini non lascerà il governo Draghi. Perché, spiega Bruno Vespa, nel suo editoriale su Il Giorno, Giancarlo Giorgetti prima di entrare nell'esecutivo gli ha detto: "Perderemo consenso nell'immediato, ma se un giorno dovessimo governare noi, l'Europa non potrebbe battere ciglio". E poi ci sono 209 miliardi di euro da spendere. Detto questo, prosegue il direttore di Porta a Porta, è "impensabile che Salvini faccia l'uomo di lotta e di governo", "ci ha provato due volte Bertinotti e abbiamo visto come è finita".
Quindi Vespa tira fuori la favola di Esopo: "Matteo - come l'altro Matteo - è affetto talvolta dalla sindrome dello scorpione che non resiste alla tentazione di pungere la rana che gli ha dato un passaggio per guadare il fiume pur sapendo che annegheranno entrambi. Il problema è che Draghi ha la scorza più dura della rana di Esopo e se lo scorpione scivolasse annegherebbe da solo. Dunque, come dice il premier, il governo va avanti". Del resto Salvini non può "rinunciare a dire la sua su come spendere 209 miliardi di euro in poco tempo. Resta da chiedersi quanti voti portino iniziative come quella di mandare un uomo simbolo dei No Green Pass come Claudio Borghi a votare contro il lasciapassare europeo. Si rincorre così Giorgia Meloni, che fa benissimo il suo mestiere di opposizione, visto che all'estero ha le spalle coperte dalla presidenza del Ppe?".
Osserva Vespa: "La Lega è o no un grande partito nazionale con aspirazioni più che legittime di guidare un governo? Se è vera la seconda ipotesi", continua, non è affatto scontato che "la maggioranza dei suoi elettori siano No Green Pass o addirittura No Vax. Inseguire i voti dei tre milioni di ultracinquantenni che non sono ancora vaccinati può essere una succosa tentazione. Ma chi dice che non esiste il rischio di perdere una parte di quanti sono favorevoli a vaccini e Green pass?". Non solo. C'è anche da considerare il Nord produttivo "che ha subito la prima, indimenticabile strage e vuole lavorare in sicurezza senza inseguire il tampone quotidiano". In ogni caso, "stare in questo governo procura alla Lega tanti e tali vantaggi che qualche mal di pancia è perfettamente sopportabile", conclude Vespa.