Michela Murgia “il pistolotto sulle donne afghane”: Nicola Porro, parole disastrose sui talebani
“Finalmente Michela Murgia si è svegliata e sulla Stampa scrive un pistolotto sulle donne afghane”. Così Nicola Porro nel corso della sua zuppa quotidiana si è espresso sulla nota scrittrice, che dopo giorni di silenzio ha deciso di affrontare la questione dell’Afghanistan, soprattutto in relazione al Medioevo in cui sono ripiombate le donne per colpa dei talebani. “La Murgia riesce a scrivere che ‘noi donne lottiamo per le sorelle afghane’, allora siamo apposto”, ha commentato Porro.
Che poi sobbalza leggendo la riga successiva: “‘I nostri eserciti non erano certo andati lì a promuovere l’emancipazione femminile’, ecco perché le nostre femministe non si inginocchiano per l’Afghanistan. Il motivo lo svela chiaramente la Murgia, lì c’erano gli americani e gli eserciti occidentali che non promuovevano l’emancipazione”.
“L’idea fondamentale - ha aggiunto Porro - è che gli eserciti fanno solo schifo e che agli occidentali interessa solo trafficare oppio e fare affari di guerra. Nel frattempo, però, negli ultimi 20 anni le donne afghane erano libere, lavoravano, avevano i centri bellezza e soprattutto sono andate a scuola anziché in ospedale per partire a 13 anni. Hanno potuto studiare, sanno cos’è la scuola e le classi miste. Gli eserciti saranno pure cattivi ma adesso non esageriamo”, ha chiosato.