No vax stroncato dal Covid, la tragica fine del conduttore radiofonico. "Le possibilità che muoia sono dell'1 per cento"
Phil Valentine, presentatore radiofonico conservatore americano noto per le sue posizioni no vax - tanto da cantare una sua canzone ('Vaxman', sulle note di 'Taxman' dei Beatles) che prendeva in giro la campagna vaccinale - è morto dopo aver contratto il Covid a Luglio. Valentine aveva 61 anni e negli ultimi giorni, secondo la famiglia, aveva cambiato idea - come tutti i no vax dopo che contraggono il virus - affermando di voler far campagna per i vaccini quando si fosse ripreso.
Secondo i media americani, Valentine, quando gli è stata diagnosticata la malattia, aveva scritto sul suo profilo Facebook: "Sto facendo il mio dovere patriottico per l'immunità di gregge... prendo un giorno di malattia per precauzione". In precedenza, a dicembre, aveva scritto che la possibilità che lui morisse per il coronavirus, qualora si fosse ammalato, erano "meno dell'1 per cento".
Durante la malattia del presentatore, suo fratello Mark aveva scritto sui social: "Phil vuole che i suoi ascoltatori sappiano che, mentre non è mai stato un vero no-vax, gli dispiace non essere stato più convintamente pro-vaccini, e vuole promuoverli appena tornerà in trasmissione. Ora ha capito che il suo rifiuto a vaccinarsi probabilmente ha fatto sì che molta gente non si sia vaccinata. E gli dispiace".