Gino Strada, la rivelazione di Luigi Bisignani: "Miracolato da Berlusconi. La verità dietro Emergency"
Gino Strada "deve la sua iniziale fortuna a Silvio Berlusconi". Parola di Luigi Bisignani, che in una lettera pubblicata sul sito di Nicola Porro scrive: "Abbiamo tutti appreso dal processo di beatificazione trasmesso in diretta a reti unificate, che Emergency è potuta nascere grazie ad un passaggio in tv da Maurizio Costanzo. La raccolta fondi fatta da Gino Strada nel suo giro di amici simil pensanti era stata sempre misera, ma il passaggio in tv, ovviamente autorizzato da Mediaset, fece il miracolo".
Quindi, si chiede Bisignani, "chi oggi esalta Gino Strada ha l’onestà intellettuale di ringraziare Berlusconi e la tv commerciale per la possibilità che gli diede di realizzare i suoi sogni?". Di certo il medico "merita di essere ricordato come uomo per quello che ha fatto e non per quello che ha detto (o, peggio ancora, per quello che non ha mai voluto dire o fare). Ma torniamo ad Emergency. La sua ong nasce in contrapposizione alla Croce Rossa Internazionale, dove Strada si fece le ossa, che aveva già come suo obiettivo di curare le vittime delle guerre in uno spirito umanitario di assoluta neutralità. Questo a Strada non bastava più perché la Croce Rossa comunque riconosce i Governi nazionali e per i suoi critici non sarebbe quindi veramente neutrale, soprattutto in caso di guerra civile".
Un'accusa che, ricorda Bisignani, è "alla base della nascita di Medici Senza Frontiere, vent’anni prima di Emergency". Le due ong sono "nate entrambe guardando all’Africa nera, non a caso, sono oggi entrambe impegnate davanti alla Libia per il recupero dei migranti in mare". Ma "senza Costanzo e Berlusconi, Gino Strada avrebbe potuto perseguire i suoi obiettivi lavorando per Msf. Grazie a loro ha avuto invece la sua visibilità personale, passaggio indispensabile per far decollare la sua ong ed avviare il percorso di beatificazione. MSF ha poi avuto il Nobel per la Pace, ma Gino Strada è diventato Santo subito".