Pippo Baudo un fiume in piena. Il conduttore televisivo non lesina critiche a chi ancora è scettico sul vaccino contro il coronavirus: "Con tutto quello che abbiamo vissuto, danno prova di stupidità. Si sentono diversi ma sono ignoranti. Non è la paura a spingerli, è la presunzione. Pensano: ‘Gli altri si fanno i vaccini? E io no, sono libero’. Ma libero di che… Ecco, è un pensiero sciocco. Al primo posto c’è una cosa sola, la salute: la propria e quella degli altri", tuona in una lunga intervista a Repubblica.
Generale Figliuolo contestato a Torino dai no-vax: "Norimberga". Un'agghiacciante accusa
Contestazioni per il generale Francesco Figliuolo. Dopo l'annuncio dell'obbligo del Green pass per accedere ad a...Secondo Baudo solo grazie al vaccino gli italiani possono finalmente uscire di casa dopo lunghi mesi di lockdown e restrizioni: "Questa estate mi sento cittadino italiano. Protetto e libero, perché ho fatto tutto quello che mi è stato proposto". Come lui - ne è convinto - "milioni di italiani" che hanno fatto il loro "dovere". Merito anche di tre personaggi importantissimi: "Il presidente Sergio Mattarella, il premier Mario Draghi e il generale Figliuolo che è un grande personaggio. Mi diverte con tutte quelle mostrine, ma è una furia". Se negli ultimi mesi la campagna vaccinale prosegue spedita è proprio grazie al commissario per l'emergenza Covid, che a testa bassa si è interamente dedicato al lavoro cercando di limitare i no-vax.
Chiusa la parentesi attualità, il conduttore si lascia andare a qualche battuta sul Festival di Sanremo, che ha visto Amadeus cambiare idea sulla conduzione: "Voglio bene a Amadeus, se lo merita", liquida Baudo svelando che per la prima edizione Amadeus lo contattò in cerca di consigli: "Glielo avevo detto subito: ‘Fallo assolutamente’. Ha fatto due bei festival, ora è a quota tre, chissà se arriverà al tredicesimo, come il sottoscritto". I presupposti per Baudo ci sono tutti visto che Amadeus è riuscito nell'impresa di attuare alla rassegna canora un "cambiamento profondo" in grado di raggiungere i "giovani". E non è un caso che i vincitori dell'edizione appena conclusa siano i Måneskin, giovanissimi che hanno portato a casa anche l'Eurovision.