Marco Travaglio, il Fatto Quotidiano tocca il fondo: Marta Cartabia come una babbea senza cervello, sfregio e insulto gratuito
Mamma mia che periodaccio per Marco Travaglio, il direttore del Fatto Quotidiano che continua a prendere metaforici ceffoni da Giuseppe Conte, il suo cocco e pupillo, che nel giro di pochi giorni lo ha smentito ben due volte. La prima, quando ha negato i virgolettati riportati dal Fatto sulla possibile apertura di una crisi di governo firmata M5s. La seconda, soltanto ieri, martedì 3 agosto, quando ha ammesso in un'intervista a La Stampa che i grillini, sulla riforma della giustizia, si sono fatti trovare "impreparati". Ossia sono stati sconfitti. Eppure Travaglio, sul Fatto in versione Agenzia Stefani, ci raccontava il trionfo del presunto avvocato del popolo su Mario Draghi e Marta Cartabia (ritratti entrambi con occhio nero). Pensate un po'...
E insomma, un periodaccio brutto brutto. Mettiamoci anche la crisi senza fine del M5s, frantumato in aula e a picco nei sondaggi. Mettiamoci le possibili e imminenti espulsioni dal partito dei dissidenti, di quelli che si sono "ribellati" al presunto trionfo di Conte sulla giustizia. Già, una caporetto. E ci si chiede: cosa rimane, al povero Travaglio? Presto detto: gli insulti, quelli storicamente non sono proprio mai mancati.
E così via, altro giro altro regalo, che figurina peschiamo dal mazzo per poi iniziare con le bastonate? Gira, gira, gira... oggi tocca a Marta Cartabia, la madre della "schiforma", così come la chiama Marco Manetta in un gioco di parole buono per le scuole elementari. È infatti il Guardasigilli, suo malgrado, la protagonista della vignetta-bastonata-su-commissione firmata da Mannelli sulla prima pagina del Fatto Quotidiano di oggi. "Dura lex", il titolo. Svolgimento: una Cartabia con sguardo spiritato che guarda verso il cielo. E una mano le batte sulla fronte: "Bonk, bonk", risponde il vuoto pnumatico che per Travaglio, ma soltanto per lui, c'è nel cervello della Cartabia. Quando si dice raschiare il fondo del barile...
Il Fatto contro Marta Cartabia: clicca qui per vedere la vignetta
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