Marcell Jacobs, ira di Giorgia Meloni contro il Washington Post: "Insinuazioni per screditarlo? Non ti curar di loro"
A ridosso della vittoria ecco che arrivano i primi deliri. Marcell Jacobs, vincitore della medaglia d’oro nei 100 metri a Tokyo 2020, ha scatenato l'invidia del Washington Post. A dare una lezione al quotidiano statunitense ci ha pensato però Giorgia Meloni. "Dopo la schiacciante vittoria del nostro Jacobs alle Olimpiadi, qualcuno oltreoceano, a cui forse non è andato giù il record, lancia pesantissime insinuazioni per screditare l’atleta italiano più veloce del mondo. Non ti curar di loro, Marcell. L’Italia intera è fiera di te", è il messaggio arrivato sulla pagina Facebook del presidente di Fratelli d’Italia.
La stampa straniera infatti ha accusato l'atleta: "Un 26enne che fino a questa primavera si esibiva alla periferia dello sprint d’élite, ha vinto i 100 metri in 9’’80 e si è guadagnato il titolo non ufficiale di uomo più veloce del pianeta. Solo i più caldi appassionati dell’atletica avevano sentito parlare di Jacobs. L’americano Fred Kerley, che ha vinto l’argento con il suo record personale di 9’’84, ha detto ‘non sapevo niente di lui'", ha scritto il quotidiano per poi peggiorare: "Gli annali dello sport sono pieni di campioni che esplodono e poi si rivelano dopati".
Accuse infamanti che non sono andate giù neppure ad Alex Schwazer: "Quando uno va forte escono sempre queste storie messe in giro da parte di alcuni invidiosi. Sembra che quasi ci si debba scusare di essere andato così veloce. Queste accuse velate che ho letto sono molto tristi ma per fortuna lasciano il tempo che trovano", è stato il commento del campione olimpico della 50 km di marcia di Pechino 2008, che le accuse le ha provate sulla sua stessa pelle.