Giuseppe De Donno, l'agghiacciante teoria di Alessandro Meluzzi: "Ecco perché è morto", occhio a questa foto
Una morte, anzi un suicidio, che scatena sospetti e complottismi. Si parla della tragica fine di Giuseppe De Donno, l'ex primario di pneumologia dell'ospedale di Mantova trovato senza vita nella sua casa. De Donno, sostenuto anche da Le Iene di Italia 1, fu uno dei principali fautori della cura al coronavirus con plasma iperimmune, una cura che di fatto non ha mai trovato terreno fertile (ed è proprio questo il fattore che ha scatenato i complottisti). Lo stop alla ricerca sul plasma iperimmune sarebbe stato un duro colpo per De Donno, un dolore che faticava a superare.
Dopo la notizia della sua morte, come detto, ecco le polemiche. In primis Red Ronnie, che ha picchiato durissimo: Lo hanno lasciato solo, lo hanno ucciso. De Donno è una vittima di quelli che hanno deciso questo scempio a cui stiamo assistendo, dovrebbe essere fatto santo". Quindi, tra i molti, anche Maria Giovanna Maglie, la giornalista che ha puntato il dito contro i virologi e i colleghi che lo hanno calunniato e offeso in televisione. Insomma, una Maglie che sosteneva la cura con plasma iperimmune.
Si arriva poi al terrificante cinguettio di Alessandro Meluzzi, che non può non dire la sua su questa vicenda. E lo psichiatra, schierato da tempo sul fronte del negazionismo più spinto, rilancia sui suoi profilo social ciò che potete vedere qui sotto: l'immagine di un'infermiera con gli occhi coperti da una mascherina improvvisata con una banconota da 500 euro. A corredo, il commento: "De Donno è morto perché non era uno di loro, ma non illudetevi, potete uccidere un uomo ma non le sue idee", conclude Meluzzi.