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Marco Travaglio, "figlio di papà che non capisce un ca***" non basta: ultima vergogna contro Draghi, insulto in 1° pagina

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Come se quell'orrido, terrificante e vergognoso "figlio di papà che non capisce un ca***" non bastasse. Torniamo a parlare della porcheria, l'ennesima, di Marco Travaglio contro Mario Draghi. Come è noto, il direttore del Fatto Quotidiano non ha mai tollerato il fatto che l'improbabile Giuseppe Conte sia stato allontanato da Palazzo Chigi e sostituito proprio dall'ex governatore della Bce, che solo per il fatto di essere premier è costretto a beccarsi i suoi insulti.

 

Per inciso, Travaglio, sul Fatto Quotidiano di oggi, mercoledì 28 luglio, è tornato sul tema, difendendo - incredibile ma vero - l'operato di Domenico Arcuri, giudicato al livello di quello del generale Figliuolo. Ci sarebbe da sorridere, se non fosse che Travaglio, queste cose, le scrive davvero. L'ultimo dei Mohicani, insomma, in una difesa con i paraocchi che non finisce mai di sbalordire.

 

Ma, si diceva, Draghi. Come se gli insulti al "figlio di papà" che in verità rimase orfano a 16 anni non bastassero. L'insulto, oggi, viaggia sulla prima pagina del Fatto Quotidiano, proposto nella vignetta commissionata da Travaglio a Mannelli. E nel disegno ecco un Draghi in apparente stato confusionale, la mano sulla fronte, gli occhi chiusi e la bocca coperta dalla mascherina. Il titolo? "Lessa maestà". Già, per quelli del Fatto, Draghi sarebbe "lesso", bollito. Roba da non credere, ancora una volta...

Clicca qui per vedere la vignetta di Mannelli contro Draghi

 

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