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Bruno Vespa si schiera con Flavio Briatore: "Se c'è il Green pass, mi spiegate perché?"

 Bruno Vespa

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Anche Bruno Vespa la pensa come Flavio Briatore. Se con il green pass si potrà di fatto tornare a una vita normale - andare a teatro, ai concerti, allo stadio eccetera - perché le discoteche devono restare chiuse, si chiede il giornalista nel suo editoriale su Il Giorno. "Mi fa piacere , da vecchio sostenitore delle vaccinazioni - tutte le vaccinazioni - che da ieri Matteo Salvini si sia unito ai quaranta milioni di italiani che hanno fatto la puntura. Speriamo che gesti come questo servano a convincere a presentarsi al medico almeno i due milioni di ultrasessantenni che mancano all'appello e che corrono rischi seri se vengono contagiati. E tanti giovani che hanno ripreso uno stile di vita incompatibile con elementari norme di prudenza".

 

 

Quindi Vespa ricorda le parole di Mario Draghi: "L'appello a non vaccinarsi è un appello a morire", frase "certamente molto forte, ma è un fatto che la quasi totalità dei morti non è vaccinata". In ogni caso "le centinaia di migliaia di prenotazioni che in tutta Italia hanno fatto seguito alle parole di Draghi sono un altro segnale della credibilità del primo ministro. Altre ondate di prenotazioni arriveranno alla vigilia del campionato di calcio, visto che molta gente - giovani e non solo - farebbero qualunque sacrificio pur di non perdersi una partita".

 

 

Conclude dunque Vespa: "L'ampiezza delle riaperture per le persone munite del pass ridimensiona molto le proteste per la seccatura dei controlli. Non si capisce peraltro quale impegno ulteriore si chieda alla persona che ci accoglie all'ingresso del ristorante con il misuratore della temperatura se al tempo stesso noi gli mostriamo il nostro codice vaccinale. Una incongruenza tuttavia c'è", osserva il giornalista: "il divieto di ballare nei locali. Ricordo la foto di due famosi medici milanesi che si abbracciarono e baciarono dopo essersi vaccinati. Perché allora non possono stringersi a suon di musica due persone munite di certificato?". E' un'assurdità. 

 

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