Flavio Briatore furibondo dopo il Green pass: "Sapete perché sono stato zitto?", a valanga su Draghi e Speranza
Flavio Briatore è furibondo per la scelta del governo di tenere chiuse le discoteche, nonostante il Green pass. Con l’ultimo decreto infatti i locali notturni resteranno con le serrande abbassate e l'imprenditore sbotta su Instagram: "Tutti mi chiedono come mai non ho fatto commenti riguardo chiusura delle discoteche. Mah, non ho fatto commenti perché è una cosa assurda. Si era proposto di aver il green pass per chi entrava in discoteca, altrimenti il test molecolare qr code, per cui arrivavi con la tua applicazione, non capisco perché hanno deciso di chiudere".
Anche perché questa decisione avrà delle ripercussioni economiche: "Vuol dire che in Italia abbiamo 3mila aziende, 150mila addetti che non avranno il lavoro e più tutto quello che i locali generano: fornitori, chi ci vende alcolici, champagne. E’ una follia, potevamo avere le discoteche con un controllo di tranquillità, severo, invece diamo ai ragazzi un’altra batosta. Prima gli diciamo di vaccinarsi così possono andare in discoteca e poi gli diciamo che non possono. Dove andranno i ragazzi? Andranno dappertutto, sulle spiagge, siamo in estate, nelle case private, dove non ci sarà nessun controllo, per me è una cosa assurda, si dovevano aprire le discoteche in sicurezza".
"Vi pago per non lavorare". Inventano pure il reddito no vax: conviene non immunizzarsi?
Briatore è fuioso: "Si decidano il vaccino serve o no, e il green pass? Comunque quella delle discoteche è assurda, i ragazzi invece di esser in un posto controllato con protocollo serio andranno in giro dappertutto, perché non pensate che andranno a dormire alle 10 di sera, per cui sarà un casino ma non c’è nessuno pratico che possa dire queste cose. Altre 3mila aziende che falliranno.. e poi si parla di recovery… con un cifra di 20milioni, che è il fatturato di due discoteche a Rimini… sono 3mila quindi prenderanno circa 500 euro ciascuno, una follia. E 150mila ragazzi quest’anno non lavoreranno. Continuiamo così, alé", conclude amaro.