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Roberto Burioni e i no vax "come sorci". "Nel cuore della notte, pensando a Fabio Fazio": cosa c'è dietro il suo ultimo insulto

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"Brutta bestia la nostalgia". Cosa c'è dietro la tragicomica uscita di Roberto Burioni sui "no vax chiusi in casa come i sorci"? Secondo Aldo Magro, nella sua rubrica Segretissimo sul Tempo, a muovere il virologo e le sue mani sulla tastiera del telefonino, nell'ennesimo tweet da "talebano della scienza", è il più classico dei sentimenti umani, "lo sconforto nel cuore, al solo pensiero di ciò che è stato e probabilmente non tornerà".

 

 

 

 

 


Dopo mezzanotte, il virologo famoso da mesi per le sue crociate contro i no vax, spesso finite in insulti e risse social che secondo molti hanno portato più danni che benefici alla lotta contro il coronavirus da un lato e i complottisti dall'altro, si è lasciato andare all'ennesimo, violentissimo tweet in cui proponeva di organizzare "una colletta per l'abbonamento Netflix" per i no vax, dal momento che con il via libera al Green pass passeranno i prossimi mesi "rinchiusi in casa come i sorci".

 

 

 

 



Nostalgia canaglia, secondo il Tempo, per un tempo in cui Burioni "ospite fisso a gettone da Fabio Fazio, poteva sulle reti Rai, predicare e pontificare senza contraddittorio alcuno. Potendo invece abbracciare il beneplacito, nel sorrisino beffardo del suo intervistatore. Quando le altre reti lo invitavano e lui poteva rispondere: «mi spiace, ho una esclusiva con Fabio".



"La convinzione di essere sempre nel giusto, da parte di qualcuno, è probabilmente il lascito più fastidioso di questa pandemia con cui fare i conti - conclude Magro -. Per il professore, sarà colpa di quella famigerata nostalgia canaglia e di quei bruschi risvegli mattutini, che ti riportano poi alla realtà". E mandare messaggi nella notte, spesso, regala mattinate di pentimenti.

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