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Libero De Rienzo, "necessari altri approfondimenti": qualcosa non torna sulla sua morte

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Libero De Rienzo

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Ci vorranno almeno quindici giorni per i risultati degli esami tossicologici che chiariranno se Libero De Rienzo, l'attore 44enne trovato senza vita nel suo appartamento romano lo scorso 15 luglio intorno, abbia fatto uso o meno di sostanze stupefacenti la giornata in cui è morto. L'autopsia- eseguita ieri al Policlinico Gemelli di Roma e durata circa due ore non ha infatti chiarito pienamente le cause del decesso dell'attore: sono necessari ulteriori approfondimenti.

 

 

A partecipare all'esame autoptico anche un consulente della famiglia De Rienzo, il professor Dino Mario Tancredi. Entro oggi dovrebbe comunque arrivare il nulla osta necessario per restituire la salma alla famiglia dell'attore, in vista dei funerali che si svogleranno nei prossimi giorni. Intanto vanno avanti le indagini dei carabinieri, coordinate dalla procura di Roma, che ha aperto un fascicolo per «morte come conseguenza di altro reato», in questo senso certamente riferendosi a colui che potrebbe aver ceduto all'attore della droga.

 

 

Com' è noto, nella casa in cui De Rienzo è stato rinvenuto ormai deceduto sono state trovate tracce di eroina. Ma a un primo esame - che dovrà per l'appunto essere confermato dall'autopsia sul corpo dell'attore (le dita, il viso) non sono state notate tracce dello stupefacente, come se non fosse stato lui a maneggiarla. De Rienzo non sentiva la moglie da 24 ore, tanto che lei s' era preoccupata: una delle ipotesi che gli inquirenti non hanno ancora escluso è che con lui, a casa sua, ci fosse anche qualcun altro, forse colui che gli ha fornito la droga, magari proprio quando l'attore si è sentito male, oppure andato via poco prima del malore. 

 

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