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Alberto Zangrillo contro il "Corriere della Sera": "Crea panico, ecco i veri numeri del coronavirus"

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Alberto Zangrillo contro il Corriere della Sera. Il primario del reparto di terapia intensiva del San Raffaele di Milano se la prende con il quotidiano diretto da Fontana che, nell'edizione del 19 luglio, parla di coronavirus lanciando più di un allarme. "A fronte di questi numeri reali, dedicare le prime 6 pagine del Corriere al Covid 19 - cinguetta senza mezzi termini - equivale, a mio parere, a creare panico". Poi ecco snocciolate le cifre. Zangrillo in calce al commento allega la foto sugli accessi da coronavirus dal 10 al 17 luglio al San Raffaele: 11 accessi totali su 1170 accessi per ogni causa (0,9 per cento di tutto il pronto soccorso). E ancora: 100 per cento non vaccinati con età media di 36 anni. Otto dimessi e tre ricoverati (0,3 per cento di tutto il pronto soccorso con età media 63 anni).

Quello di Zangrillo contro il Corsera non è il primo rimprovero. Qualche giorno fa l'esperto critica i mezzi di comunicazione di massa: "Spaventare le persone con toni allarmanti andrebbe sanzionato. I media si sono innamorati del filone Covid. C'è un'enorme responsabilità di chi comunica: ad un qualsiasi personaggio in cerca di autore è sufficiente parlare di una delle 24 lettere dell'alfabeto greco e si ritrova scienziato". 

Raggiunto dall'Adnkronos Zangrillo aveva ammesso di essere preoccupato soprattutto perché numerose persone vivono nel terrore, "in attesa - l'aveva definita - della fine del mondo. Dobbiamo con urgenza riportare tutti ad un livello di consapevolezza razionale". Corriere compreso.

 

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