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Serena Bortone non trattiene le lacrime. Quel messaggio straziante: "Addolorata per la sua scomparsa"

 Serena Bortone

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Sconvolta e addolorata. Serena Bortone trattiene a malapena le lacrime per la scomparsa di Graham Vick, regista visionario, strappato alla vita dal Covid. “Tra le ultime cose viste ricordo il Flauto Magico dello Sferisterio di Macerata”, dice la conduttrice di Rai 1. "L’Opera ha perso uno dei suoi maestri migliori”.

 



La sua morte viene annunciata con un post pubblicato sul profilo Instagram di Serena Bortone. Vick è morto a Londra ed avrebbe compiuto 68 anni a dicembre. La conduttrice di Oggi è un altro giorno, il programma di Rai1, è in vacanza da qualche settimana. Tornerà a settembre per una nuova edizione del programma che inizierà il 13 come gli altri programmi del daytime.

 



L'agenzia Ansa, annunciando la morte, lo descrive così: "Aveva avuto la folgorazione per il teatro a cinque anni, vedendo una produzione di Peter Pan a Liverpool, ma è firmando la regia di una produzione di Savitri di Gustav Holst per la Scottish Opera che si è fatto notare. In quegli anni ha fondato una piccola compagnia che ha cominciato a portare l'opera in zone impervie della Scozia. Nel 1984 è diventato direttore della Scottish Opera, e negli stessi anni ha diretto un gruppo di 300 disoccupati in West Side Story di Leonardo Bernstein in un mulino abbandonato nello Yorkshire. Nel 1987 ha fondato la Birmingham Opera Company, di cui è sempre rimasto direttore artistico anche quando ha preso la guida di manifestazioni importanti come il Glyndebourne Festival, dove è rimasto dal 1992 (anno in cui il suo Falstaff ha inaugurato la Royal Opera House dopo il restauro) e il 2000".

 

 

E ancora: "Un lavoro di pioniere e sperimentatore il suo, realizzato per dimostrare che l'opera parla a tutti 'basta sperimentarla direttamente di prima mano, senza filtri'. Nessun filtro fra il pubblico e gli artisti nello Stiffelio realizzato per il Festival Verdi al Secentesco teatro Farnese di Parma con i cantanti a muoversi fra il pubblico in piedi. Coraggioso il Macbeth con cui ha inaugurato nel dicembre 1997 la stagione lirica della Scala, con un allestimento astratto sovrastato da un enorme cubo rosso. Memorabile il Ring al teatro Massimo di Palermo, la Bohème al Comunale di Bologna (che, replicata in questi giorni, gli è stata dedicata)".

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