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Alluvioni in Germania, Federico Rampini a L'aria che tira: "No all'ambientalismo apocalittico, ecco le vere ragioni"

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"Un disastro": Federico Rampini ha commentato così le alluvioni in Germania e in Belgio in collegamento con L'Aria che tira. Il giornalista ha spiegato di trovarsi proprio a Bruxelles in questo momento: "Sono nel secondo Paese più colpito da questo disastro alluvionale. Qui abita mia madre e spero di portarla in Italia per una vacanza". Parlando della catastrofe causata dal maltempo, l'ospite del talk di La7 ha detto la sua sul tema del "climate change": "Se mi calo nei panni di un abitante del Bangladesh dico che preferirei essere un tedesco quando arrivano queste catastrofi".

 

 

 

Rampini poi ha spiegato la sua affermazione dicendo: "La cura è più sviluppo economico, non meno sviluppo economico: più i Paesi sono ricchi, più hanno gli strumenti per difendersi. Se la Germania fosse un Paese molto povero, le case sarebbero ancora più fragili, sarebbero state travolte molte più abitazioni e saremmo di fronte a un bilancio ben più spaventoso di vittime. Non bisogna propugnare un ambientalismo pauperistico e apocalittico, bisogna avere tante risorse e investirle nelle tecnologie giuste".

 

 

 

Il giornalista, però, ha anche detto che secondo lui nessuno sta ignorando la questione del clima al momento: "Non credo che siamo in assenza di una consapevolezza del problema. Biden ha subito deciso di rientrare negli Accordi di Parigi, di cui è entrata a far parte anche la Cina nel 2015 con una svolta politica. Le cose stanno cambiando in meglio nel senso della consapevolezza".

 

 

 

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