In Onda, il sospetto di Alessandro Sallusti su Luigi Di Maio: "Sta lavorando nell'ombra", in ballo la poltronissima
Giuseppe Conte e Beppe Grillo si sono incontrati. Dopo la faida, il leader in pectore e il fondatore del Movimento 5 Stelle hanno concluso quello che a In Onda è stato definito "Il patto della spigola". I due infatti si sono seduti a un tavolo, quello del ristorante, per un faccia a faccia sul futuro pentastellato. Nonostante le parole di rassicurazione, Alessandro Sallusti è tutt'altro che convinto della riappacificazione. "Non credo che tutto possa risolversi in così poco tempo", commenta il direttore di Libero in collegamento con Concita De Gregorio e David Parenzo nella puntata del programma di La7 in onda il 15 luglio.
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Ancora più sospetti Sallusti li riversa sulla figura di Luigi Di Maio: "Di Maio fa politica e mi resta un dubbio - prosegue -, lui nasce come leader del M5s mi chiedo come possa concedere la carica a Conte". Da qui il pronostico: "Per me Di Maio sta lavorando nell'ombra con l'obiettivo di dire 'quando non sarò più ministro mi conviene prendere possesso del Movimento'". Per il diretto infatti "l'ordine gerarchico non può essere invertito. Di Maio non vuole che i Cinque Stelle si rompano proprio perché ha un obiettivo futuro".
Tornando al patto Grillo-Conte, secondo Sallusti "è una pace che evita il precipizio, ma quella fatta attraverso mediatori non può durare a lungo". Il futuro pentastellato è dunque tutt'altro che roseo: "La paura ha unito entrambi, Grillo aveva paura di perdere il partito mentre Conte quella di non riuscire a scalarlo". "Entrambi - è la conclusione - hanno paura di ridursi a elementi marginali, il loro è un patto fondato sulla paura". E a nulla sembrano servire le garanzie che in queste ore arrivano da tutti i grillini.
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