Coronavirus, Andrea Crisanti contro Luca Zaia: "I nostri politici? Analfabeti"
"Inutile che stiamo a fare questo teatrino tra la Nazionale, il Prefetto e altro". Andrea Crisanti esordisce così a Omnibus su La7 vedendo le immagini dei festeggiamenti degli Azzurri di Roberto Mancini per le vie di Roma. La polemica ormai è nota: la squadra reduce dagli Europei contro l'Inghilterra ha esultato su un pullman scoperto per le vie di Roma, ricevendo l'ok di qualcuno la cui identità è ancora ignota. Come prevedibile molte le persone che si sono riversate per le vie, senza rispettare il distanziamento anti-Covid. "Qualcuno comunque l'ha permesso", è la teoria del microbiologo che reputa insensato discutere di qualcosa su cui qualcuno ha ceduto. "È passata l'immagine che tutto è finito - prosegue nella trasmissione andata in onda il 14 luglio -. Ma non è tutto finito, questi atteggiamenti non vanno bene e lo dico in generale".
Ecco allora che l'esperto si toglie qualche sassolino dalla scarpa: "Alcuni politici hanno fatto passare un messaggio sbagliato, che con i vaccini la situazione è risolta. Nulla di più sbagliato, basta guardare l'Inghilterra". Nel mirino il mancato tracciamento dei contagi da Covid: "Non si sta facendo abbastanza. Bisogna cambiare paradigma, perché i Paesi ad oggi Covid-free non sono tali grazie ai vaccini, ma grazie al tracciamento". Per il microbiologo i dati che in questa settimana sono raddoppiati, sono destinati ad aumentare. Poi la frecciata al Veneto di Luca Zaia: "A un anno e mezzo di distanza non si è capito ancora niente, i nostri politici sono analfabeti".
Tra il governatore della Regione e il suo ex commissario per l'emergenza Covid non è mai stato un rapporto idilliaco. Crisanti, dopo aver lasciato l'incarico, aveva accusato Zaia: "Il governatore del Veneto sul coronavirus non ci aveva capito nulla e vuole prendersi i meriti". Nella prima ondata infatti la Regione si era mostrata tra le più virtuose. Grazie a chi è ancora un mistero.