Marco Travaglio fuori controllo, l'insulto a Beppe Grillo in prima pagina: uno psicopatico, come Berlusconi
Altro giro, altro capitolo della crisi di nervi continuativa e irrisolvibile di Marco Travaglio, crisi di nervi che sfoga giorno per giorno sul suo Fatto Quotidiano ,e non solo con i suoi livorosi editoriali. Già, soffre Marco Manetta. Dopo che Giuseppe Conte è stato cannibalizzato da Beppe Grillo, infatti, si è dovuto "ingoiare" anche la riforma della giustizia di Marta Cartabia varata in CdM.
Il passo indietro sulla prescrizione rispetto al testo ultra-manettaro di Alfonso Bonafede (e non solo quello) ha letteralmente fatto perdere la testa al direttore. Da giorni, infatti, spara ad alzo zero contro il M5s, accusato di essersi venduto, di aver tradito gli elettori e chi più ne ha più ne metta. Ma il rancore di Travaglio, in particolare, si concentra contro Beppe Grillo. Il punto è che il comico, dopo aver silurato il presunto avvocato del popolo (e cocco proprio di Travaglio), avrebbe avuto un ruolo di primo piano sulla riforma della giustizia. Retroscena di stampa hanno riferito di una telefonata tra Grillo e Mario Draghi, in cui il primo si sarebbe fatto garante per il M5s per il sì alla riforma.
"Il nuovo Salvaladri". Insulti in prima pagina a Draghi, Cartabia e Cav: Travaglio, che porcheria
Insomma, sin troppo semplice immaginare quanto sia stato duro questo colpo, per Travaglio. Ed ecco che così, anche oggi, domenica 11 luglio, l'ossessione del direttore si arricchisce di un nuovo capitolo. In questo caso arma la mano di Mannelli per una vignetta di prima pagina in cui si vede una sorta di mix tra Mario Draghi e Beppe Grillo. E in calce, il titolo: "Lo psicodrago". Insomma, Grillo psicopatico al soldo di Draghi. E non si può non notare, ovviamente, come "lo psicodrago" richiami quel "lo psiconano" con cui Travaglio e il Fatto Quotidiano, ormai da anni, insultano Silvio Berlusconi.
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