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In Onda, l'attacco di Gomez a Berlusconi: "Al Quirinale un condannato per evasione? Da questo paese mi aspetto di tutto"

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"Mi aspetto di tutto da questo Paese". Peter Gomez esordisce così a In Onda su La7, di fronte alla domanda di Concita De Gregorio in merito all'ipotesi Silvio Berlusconi al Quirinale. Un'eventualità che il direttore del Fattoquotidiano.it sembra temere più di ogni altra cosa. Grande scoglio per il leader di Forza Italia è la Cedu, la Corte che dovrà esprimersi sulla sentenza definitiva di condanna per frode fiscale a suo dire ingiusta. Qualora però ottenesse ragione - è la preoccupazione di Gomez in collegamento nella puntata dell'8 luglio - "lui avrebbe un'autostrada, ma non mi meraviglio più di nulla".

 

 

Secondo Gomez a essere saltati sarebbero i fondamentali, "perché la questione è oggettiva: o si crede o non si crede alle sentenze". Da qui la firma del Fatto si lascia andare a una lunga lista: "Se si crede che è un evasore fiscale, che il suo braccio destro era stato condannato giustamente per fatti di mafia e il suo sinistro per corruzione giudiziaria, è evidente che un personaggio così non può diventare presidente della Repubblica".

 

 

Poi è la volta della riforma sulla giustizia che in questi giorni vede impegnato il governo. "C'è una sola riforma della giustizia che non viene affrontata né nei referendum, né nel Parlamento e nemmeno dalle forze politiche che al tempo l'avevano proposta". Di cosa si tratta? "Avere finalmente un Consiglio superiore della magistratura che venga eletto sì dai magistrati, ma i cui candidati alle elezioni arrivano lì per sorteggio. Solo questo elimina lo strapotere delle correnti, serve sia alla magistratura che alla politica". Da qui la conclusione: "Chi non lo fa è perché ha tutti gli interessi di non farlo". 

 

 

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