Marco Travaglio, "il nuovo Salvaladri": M5s allo sbando? Sul "Fatto" l'insulto in prima pagina a Draghi, Cartabia e Berlusconi
Non si arresta la propaganda del Fatto Quotidiano contro il governo di Mario Draghi. Anche se al suo interno c'è lo stesso Movimento 5 Stelle sostenuto da Marco Travaglio. Poco importa, dunque, tanto che nell'edizione dell'8 luglio il quotidiano rincara la dose con una prima pagina che lascia ben poco spazio all'immaginazione. Nella foto di apertura si vedono Silvio Berlusconi (nemico per eccellenza di Travaglio), Marta Cartabia (ministro della Giustizia) e il premier.
Tutti e tre con le braccia alzate in segno di esultanza e a fianco la didascalia: "Il premier approfitta del marasma nel M5s e oggi porta nel Cdm una controriforma anti-Bonafede". Ecco allora spiegata: "Reati estinti se l'appello dura più di due anni e la Cassazione più di uno". Ancora più in alto "I 5 Stelle contrari" e il titolo "Il nuovo salvaladri" e "Draghi e Cartabia come Berlusconi". Peccato però che Il Fatto ometta qualche piccolo dettaglio. In primis il Guardasigilli che ha preso il posto del grillino Alfonso Bonafede non ha mai negato la necessità di eliminare lo stop della prescrizione voluto dal Cinque Stelle, purché avviato all'interno di una più ampia riforma "del processo penale". Non solo, perché stando al quotidiano di Travaglio tutti dovrebbero rispettare i comodi del Movimento 5 Stelle, impegnato in una faida interna.
La sua priorità? Decidere se cacciare o meno Beppe Grillo e se affidare la leadership a Giuseppe Conte. Insomma, punti che agli italiani - in piena pandemia post-Covid - non interessano minimamente. A maggior ragione se si considerano i lunghissimi tempi della giustizia che, abolendo la prescrizione, finirebbero per lasciare un cittadino in balia delle toghe fino al resto dei suoi giorni. Per finire il quotidiano si riconferma nella sua indole manettara definendo quello della Cartabia il nuovo "salvaladri", come se a prescindere dalle sentenze, tutti fossero da condannare.
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