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Generale Figliuolo e la variante Delta, "mi affido a lei". La (sconcertante) visita a Santa Rita da Cascia

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Contro il coronavirus e l'incubo della variante Delta che sta seminando nuovamente il panico in Europa, il generale Francesco Figliuolo si affida anche ai santi. Quello del commissario straordinario all'emergenza Covid vuole essere un segnale di speranza, ma in un momento in cui gli allarmi sulla curva della pandemia in salita e le fughe di notizie su zone rosse e coprifuoco iniziano a circolare anche in Italia, sembra più una ammissione di disperazione. "Il 5 giugno aveva comunicato il raggiungimento di quota 600 mila somministrazioni giornaliere" di vaccini, ironizza il Fatto quotidiano, sempre molto critico con il successore del contiano Domenico Arcuri, "ieri si è affidato a Santa Rita".

 

 

 



Figliuolo, davanti all'urna che custodisce il corpo della santa a Cascia, ha ammesso di averle chiesto "di aiutare l'Italia a uscire da questa pandemia, far sì che la campagna vaccinale proceda e che tutti gli italiani ne capiscano l'importanza. Confidenti nella scienza ma anche nella spiritualità, auspico che Santa Rita posi la sua santa mano sopra di noi, per fare in modo che 'ne usciamo'".

 

 

 



Nei momenti bui vale tutto, ma c'è chi farà gli scongiuri (molto poco spirituali). Se giugno doveva essere il mese della spallata alla pandemia con 15 milioni di dosi consegnate dai soli Pfizer e Moderna, per un totale di 20 milioni di dosi inoculate complessivamente, ma così non è stato. E a luglio andrà peggio, con 800mila dosi in meno rispetto alle consegne preventivate. Un'ombra pesante, visto che ad agosto, con i viaggi e le vacanze, gli esperti prevedono una curva in salita a causa della variante Delta e c'è già chi parla di possibili coprifuoco e zone rosse per settembre, al ritorno in città e con le riaperture delle scuole. Un film, purtroppo, già visto anche senza Figliuolo.

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