Marco Travaglio insulta Beppe Grillo: "Unanimità di vaffanc***o, ha la sindrome di Ceausescu"
Marco Travaglio non sa più come ripeterlo: Giuseppe Conte è l'unico in grado di far rinascere il Movimento 5 stelle . Salvatore incompreso della patria, l'ex premier viene osannato dal direttore del Fatto quotidiano al quale ormai non resta che passare agli insulti. Beppe Grillo che si crede " visionario e invece è soltanto delirante: era da quando l'Innominabile (Matteo Renzi, ndr) annuncia ò trionfante il ritiro delle sue ministre dal governo Conte che non si riscontrava una tale unanimità di vaffan *** o . Ma Beppe, attacca Travaglio nel suo editoriale, "non riflette più. Fino a qualche tempo fa, ci inviava delle lettere firmate ' Beppe Grillo e il suo neurologo' . Poi, tragicamente, il suo neurologo morì. E se ne sente la mancanza". Insomma, secondo Travaglio, " barricato nel suo bunker, in piena sindrome di Ceausescu , l' Elevato si rimira allo specchio e si dice quanto è bravo". Convinto siano tutti gli altri a sbagliare, prosegue Travaglio, " scambia Draghi e Cingolani per grillini grillini, cioè le allucinazioni per visioni E ora, mentre il grillino Draghi straccia altre due bandiere dei 5 Stelle e di Conte - il blocco dei licenziamenti e il cashback", " facendo felice la destra (soprattutto la Meloni, che però sta all'opposizione)", Grillo vuole "abbattere l'unico leader che aiuterebbe il M5S a restare al governo con la schiena dritta".
Di più. Grillo "spiana la strada allo smantellamento delle ultime conquiste superstiti: quelle sulla giustizia". Insomma, aggiunge ironico, " sono Draghi&C. che hanno 'visione': non certo Conte, che un anno fa si inventò il primo lockdown d'Europa e un'altra cosetta come il Recovery Fund finanziato con Eurobond, costruendo il consenso per farlo approvare all'unanimità dal Consiglio dopo quattro giorni e quattro notti di battaglia. Quisquilie", dice il direttore nel suo solito elogio dell'ex premier. "Tant' è che, per render meno 'seicentesco' lo Statuto di Conte, Grillo pretendeva di governare la politica estera del M5,Il suo neurologo gli avrebbe spiegato la ridicola assurdità della pretesa".
Purtroppo, conclude Travaglio "il neurologo non c'è più e non è stato sostituito. In compenso, torna Casaleggio jr per apparecchiare l'elezione di un Comitato direttivo di cinque membri". Cosa non fattibile, sottolinea il direttore, dopo il divorzio tra Movimento e Rousseau, con tutti i dati consegnati a Vito Crimi.
"Ha scelto così". Grillo 'padre-padrone', lo sfogo privato di Conte: gli è rimasta una sola strada