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Matteo Bassetti, "drogato e narciso": quello che i colleghi non hanno il coraggio di ammettere

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Aveva definito la telecamera una “droga”. Ora Matteo Bassetti ha approfondito il discorso in una lunga intervista rilasciata a Il Giornale. “La differenza che c’è tra il sottoscritto e gli altri - ha dichiarato il direttore di malattie infettive del San Martino di Genova - è che io lo riconosco e gli altri no. Chiunque va in televisione ci va perché gli piace andarci. Non c’è nessuno che lo costringe e non è un ordine che ti viene dato dall’alto”. 

 

 

“Dico, con un’espressione forse un po’ forte - ha aggiunto Bassetti - che è una ‘droga’ perché la televisione è una cosa che quando la fai e ti rendi conto che i tuoi messaggi arrivano e piacciono… beh fa piacere e quindi vuoi continuare a farla. Ma credo che potrò tranquillamente farne a meno”. Tra l’altro l’infettivologo genovese non ha problemi ad ammettere di essere un po’ narciso: “Sicuramente. Infatti, credo che chi va in televisione ci vada anche per narcisismo personale”. 

 

 

Ma cosa piace a Bassetti nel suo tempo libero? “Mi piace tanto guardare lo sport, il calcio (non a caso ha un passato da arbitro, ndr). Devo dire che mi sono appassionato anche alle serie televisive Netflix”. Anche questa è diventata una sorta di ‘droga’: “Sì esatto - ha confermato a Il Giornale - ho visto La casa di carta e Vis à vis che mi hanno veramente stregato. Infatti in questi mesi, le serate che non ero in televisione, guardavo le serie televisive con mia moglie e i miei figli: un momento bellissimo per me”. 

 

 

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