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Luigi De Magistris choc sul vaccino a Tagadà: "Siamo cavie, tra qualche anno sapremo cosa ci hanno messo nel braccio"

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"Siamo tutti cavie e solo tra qualche anno sapremo cosa ci siamo messi nel braccio": la dichiarazione choc è stata fatta dall'attuale sindaco di Napoli Luigi De Magistris, in collegamento con Tiziana Panella a Tagadà su La7. Il primo cittadino partenopeo ha parlato in questi termini "perché la sperimentazione è stata fatta in poco tempo". 

 

 

"In questo momento ogni persona di buon senso, anche chi ricopre cariche istituzionali, non si può inventare - come fa Vincenzo De Luca - scienziato, virologo, esperto del farmaco o ricercatore: noi dobbiamo affidarci ai medici, agli scienziati, al Cts, all’Istituto Superiore di Sanità", ha spiegato De Magistris, facendo riferimento alle recenti decisioni del presidente della Campania, che in un primo momento per esempio si era detto contrario al mix di vaccini e poi si è adeguato alle linee nazionali.

 

 

De Magistris, inoltre, si augura che in futuro ci sia una comunicazione più efficace di quella del generale Figliuolo. In un secondo momento ha aggiunto: "Io sono dell’idea che gli esseri umani debbano avere gli stessi diritti in ogni parte del mondo". Infine, mandando un'altra frecciatina al governatore campano, il sindaco di Napoli ha continuato: "Spero che le Regioni la smettano di fare propaganda e protagonismo fini a se stessi e che i cittadini si affidino alla scienza come ho fatto io: nella mia famiglia qualcuno ha fatto Pfizer, qualcuno AstraZeneca, ci affidiamo a quello che ci danno".

 

 

 

 

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