Tagadà, Marco Travaglio contro Giuseppe Conte: "A Napoli come Silvio Berlusconi, ma ascolti di più la gente"
Per Marco Travaglio - in collegamento con Tiziana Panella a Tagadà su La7 - Giuseppe Conte e Luigi Di Maio sbagliano quando dicono di volersi rivolgere all'elettorato moderato. "Non capisco questa insistenza - ha spiegato -. A parte il fatto che all'elettorato moderato si rivolgono già tutti, ma poi dov'è quest'elettorato moderato? Io conosco solo gente incazzata, disorientata anche per questi tragici dilemmi che ci pone la campagna vaccinale, spaventata per il futuro e la ripresa autunnale".
Il direttore del Fatto Quotidiano, poi, ha fatto riferimento anche alla visita di Conte a Napoli per la presentazione del candidato sindaco Gaetano Manfredi: "Ieri ha fatto un bagno di folla che non si vedeva dai tempi di Berlusconi, quindi vuol dire che ha capacità di sintonia con la gente. Allora ascolti di più la gente che si fa i selfie con lui, perché non credo che gli chieda moderazione, credo che gli chieda radicalità".
Secondo il giornalista, insomma, l'elettorato in questo momento non è moderato: "Anche quelli che votano i partiti cosiddetti moderati hanno bisogno di proposte chiare, non vogliono sentirsi dire 'chiediamo scusa a al sindaco Uggetti perché 2mila anni fa abbiamo chiesto le sue dimissioni', non vogliono sentirsi dire 'chiamiamoci onorevole invece che portavoce'. Vogliono sentirsi dire cose chiare su quello che vuole fare il Movimento". Da questo punto di vista, per Travaglio l'unica a parlare chiaramente alle persone in questo momento è la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni.