Generale Figliuolo, a Otto e Mezzo la bordata di Massimo Giannini: "Quella roba ce la risparmi", posseduto da Michela Murgia?
Al centro del dibattito, negli ultimi giorni, ci è finito il generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario all'emergenza coronavirus. L'uomo che ci ha salvato. Eppure, c'è chi eccepisce. C'è chi lo accusa, si pensi a Marco Travaglio, per il caso di Camilla Canepa. Tant'è, del generale se ne parla anche a Otto e Mezzo di Lilli Gruber in onda su La7, dove tra gli ospiti ecco Massimo Giannini, il direttore de La Stampa, che si scopre essere un poco posseduto dal "fantasma" di Michela Murgia.
Interpellato dalla Gruber, che chiede al direttore un parere su Figliuolo, ecco che Giannini risponde: "Fa il suo mestiere. Ma anche io penso che certe espressioni tipiche del gergo miliatare-patriottardo sarebbe meglio risparmiarsele". Insomma, proprio come alla Murgia faceva "paura" (follia) il fatto che il generale, essendo generale, indossi una divisa, ecco che scopriamo che a Giannini non piacciono le espressioni del "gergo militare-patriottardo". Ricordiamo sommessamente al direttore che sempre di generale si tratta.
"Detto questo - riprende Giannini -, con tutte le difficoltà che questa campagna vaccinale ha avuto, il primo caso-AstraZeneca è scoppiato in Gran Bretagna tra febbraio e marzo, li sono venute a mancare milioni di dosi. Il piano ha rischiato seriamente di saltare. Figliuolo in questi mesi lo ha un po' rimesso in carreggiata. Ora io temo però che la nuova ondata di ritorno contro AstraZenenca qualche allungamento rispetto all'obiettivo di raggiugnere l'immunità di gregge a settembre lo determinerà. Il generale dice che arriveranno 50 milioni di dosi da qui a settembre... speriamo che sia vero", ha concluso Giannini.