Otto e Mezzo, Antonella Viola commossa: "Una giornata difficile, un fallimento personale". Il dramma prima della diretta
"Per me oggi è una giornata difficile". Antonella Viola si presenta a Otto e Mezzo, nella puntata del 10 giugno, visibilmente commossa. A spiegare il motivo è la stessa professoressa in collegamento con Lilli Gruber su La7: "Io sono mesi che dico che il vaccino AstraZeneca non va somministrato alle donne giovani e oggi, con la morte della 18enne di Genova, per me è un fallimento personale".
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La conduttrice chiede poi come fare per chi ha già ricevuto la prima dose del siero anglo-svedese: "Io ho un caso qui in redazione di una 40enne vaccinata con AstraZeneca, come fare?". "Bisogna avere il coraggio di dire che serve fare un altro vaccino e non AstraZeneca se si ha meno di 60 anni. Anche gli open day vanno aboliti". Una sentenza che non lascia dubbi quella della Viola e che arriva a ridosso della drammatica notizia di Camilla Canepa. La giovane si era sottoposta ad AstraZeneca lo scorso 25 maggio. Immediata la reazione avversa.
Camilla infatti era corsa all'ospedale San Martino con forti dolori alla testa, poi era stata mandata a casa. Ma niente, i dolori persistevano e riguardavano anche l'attività motoria. Risultato: i medici le avevano diagnosticato una trombosi al seno cavernoso. Inutili i due interventi chirurgici che hanno tentato in tutti i modi di salvarle la vita. Per la Viola si tratta di un eccesso di leggerezza e ora sono in tanti a chiedere lo stop del vaccino anglo-svedese sui giovani. Giorgia Meloni e Matteo Salvini compresi. Entrambi dunque si sono appellati al governo.
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