DiMartedì, Piercamillo Davigo: "Silvio Berlusconi impunito, all'ospizio coi vecchietti". Anche Floris spiazzato
"All'estero si metterebbero a ridere". Piercamillo Davigo, ospite di Giovanni Floris a DiMartedì su La7, infierisce su Silvio Berlusconi e spiega, una volta per tutte, la sua concezione di giustizia, che spesso sembra fare a cazzotti con la legge e la politica. "Chi sono gli impuniti?", gli chiede il giornalista. "Chi la fa franca o chi sconta una pena risibile rispetto alla gravità dei delitti commessi. Un esempio? Cesare Previti, condannato per quello che è forse il più grave episodio di corruzione in atti giudiziari della storia italiana, il caso Imi-Sir, e ha scontato solo 5 giorni di carcere". "Però non è scappato - obietta Floris - se ne ha scontati così pochi è perché la legge lo prevedeva, no?". "È perché c'è stato l'indulto e poi l'affidamento ai servizi sociali".
Ed è proprio questo il punto, secondo l'ex pm della Procura di Milano, protagonista di Tangentopoli ed ex membro del Csm: "A parte amnistie e indulti, che sono una specialità italiana, le altre misure alternative al carcere sono concepite per reintegrare nella società gli emarginati, non per chi è già iper-integrato. Previti era stato ministro della Repubblica e senatore...".
Quindi si arriva al "nome dei nomi": "Berlusconi se l'è cavata andando nell'ospizio a fare assistenza ai ricoverati, all'estero si metterebbero a ridere pensando che un ex Presidente del Consiglio viene affidato al servizio sociale per risocializzarlo". "Però per la legge ha pagato - gli fa notare ancora Floris -. Anzi, sa che ora c'è la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo che vuole vederci chiaro sul procedimento che ha portato alla sua condanna?". "Ha chiesto informazioni, che saranno date - minimizza Davigo -. Questo non vuole dire affatto che abbia già deciso, anzi".
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