Otto e Mezzo, Tommaso Montanari insulta Giorgia Meloni: "Negazionista e sciacalla", Lilli Gruber in estasi
Siamo a Otto e Mezzo di Lilli Gruber, la puntata è quella in onda su La7 mercoledì 2 giugno. Ospite in collegamento ecco Tommaso Montanari, lo storico dell'arte e nuova avanguardia dell'odio contro Matteo Salvini e Giorgia Meloni e del disprezzo nei confronti di sovranismo e dintorni. Eccolo, il nuovo idolo dell'intellighenzia - ultra-snob - di sinistra. Eccolo pronto a sparare ad alzo zero contro "le destre". In questo caso, contro la leader di Fratelli d'Italia. Ad imbeccarlo, ovviamente, una compiaciutissima Gruber, secondo la quale "sta passando l'idea" che la sinistra non combatta il virus ma le categorie più odiate dalla sinistra stessa. "I sondaggi danno Giorgia Meloni in continua ascesa...", chiosa la Gruber.
"Sono contento del fatto che la Meloni veda una sinistra, io non la vedo. Una sinistra che vuole punire le categorie che odia? Per vederla serve una lente di ingrandimento", replica Montanari. Ma siamo solo all'inizio, perché dopo la premessa, ecco che il prof passa all'insulto: "Credo sia una dichiarazione grave, c'è un negazionismo strisciante del Covid e anche del sciacallaggio politico", sentenzia mister Montanari. Già, Meloni sciacalla e negazionista, il tutto di fronte a una Gruber in sostanziale estasi.
"Francamente, se ci sono categorie che hanno patito più di altre la pandemia, sono quelle che stanno in fondo alla scala sociale: i ricchi sono diventati più ricchi e i poveri più poveri. La Meloni cresce perché in situazioni di sofferenza chi propone un nemico, la sinistra anche se inesistente, riesce a catalizzare dei consensi. Aver lasciato da sola la Meloni all'opposizione è stato un errore", conclude Montanari. L'odio è servito...