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L'aria che tira, lo sfogo definitivo di Matteo Bassetti: "Faziosi e ideologicamente schierati", Massimo Galli annientato?

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Matteo Bassetti ha riservato una (meritata) stoccata a tutti quegli “esperti e politici più faziosi e ideologicamente schierati” che avevano previsto un aumento esponenziale dei contagi e le terapie intensive piene a un mese di distanza dalle riaperture del 26 aprile. C’era chi, come Massimo Galli, faceva il giro dei programmi televisivi per dire che Mario Draghi aveva calcolato male il rischio: ma anche Andrea Crisanti era molto pessimista, nonché perfettamente allineato al ministro Roberto Speranza, il cui eccesso di chiusure e di prudenza è stato per fortuna fermato dal presidente del Consiglio. 

 

 

Ospite di Myrta Merlino a L’aria che tira, Bassetti ha innanzitutto parlato dei festeggiamenti scudetto dell’Inter: “Quello in piazza Duomo è stato un esperimento non voluto ma riuscito, nel senso che alla fine non ci sono stati i casi che qualcuno aveva pensato, quindi è verosimile ritenere che all’aperto questo virus trova un ostacolo naturale. È evidente che bisogna stare attenti a non assembrarsi all’aperto, però il rischio è molto minore”. Poi l’infettivologo dell’ospedale San Martino di Genova ha posto l’accento sul fatto che oggi, mercoledì 26 maggio, sono passati esattamente 30 giorni da quando sono avvenute le riaperture. 

 

 

“Nonostante le previsioni di esperti e politici più faziosi - ha dichiarato Bassetti - ieri sera siamo arrivati al punto più basso per percentuale di tamponi positivi degli ultimi sei mesi. E vedrai - ha aggiunto rivolgendosi alla Merlino - se mi sbaglio, i decessi la prossima settimana diminuiranno ancora. Questo è il frutto non delle chiusure ma dei vaccini, diciamolo forte e chiaro, anche per convincere chi ancora è restio a vaccinarsi”. 

 

 

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