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L'aria che tira, Matteo Bassetti durissimo contro Roberto Speranza: "Vaccino, solo divieti e decreti. Non ha parlato alla gente"

 Matteo Bassetti

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Matteo Bassetti torna ad attaccare, seppur indirettamente il ministro Roberto Speranza colpevole di non aver fatto una autorevole campagna di comunicazione sull'importanza dei vaccini. Ospite di Myrta Merlino a L'aria che tira, su La7, nella puntata del 26 maggio, il direttore della clinica malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova commenta così  quanto mandato poco prima in onda in un servizio sugli anziani ancora scettici: "Vaccinare gli anziani è fondamentale finché non avremo il 100 per cento dei fragili vaccinati avremo questo problema. L’immunità di gregge qui conta conta poco. Purtroppo", sbotta Bassetti, "sono stati commessi degli errori strategici importanti dal Ministro della Salute che doveva spiegare a come convivere con il virus, seguire le regole di igiene. È stato un aspetto totalmente sottovalutato il fatto che in Italia c’erano una grande quantità di vaccino scettici e no vax".

 

 

E' un fiume in piena il professore: "Sono stati fatti solo divieti e decreti ma non si è parlato alla gente, non sono stati fatti spot pubblicitari, non si è parlato alla radio o in televisione per avvicinare la gente al vaccino”. Insomma, un disastro.Bassetti chiarisce poi la questione della somministrazione di diverse tipologie di vaccini. “Cosa ne pensa del cocktail di diversi vaccini?”, gli chiede la Merlino. “Abbiamo dimostrato che si possono mischiare tra di loro", risponde l'infettivologo genovese che ha partecipato alla "partita del cuore". "Anche la questione del richiamo che ora è al 42esimo giorno, se lo faccio al 38esimo o al 46esimo giorno non succede nulla", assicura Bassetti. "Cerchiamo di evitare l’effetto contrario, noi dobbiamo essere più flessibili”.

 

 

Infine il professore non si trattiene dal lanciare una frecciata ai colleghi che qualcuno definisce "gufi": “È verosimile pensare che all’aperto questo virus abbia trovato degli ostacoli nel diffondersi all’aria aperta. Oggi sono passati 30 giorni da quando sono avvenute le riaperture. E alcuni sia esperti che politici più faziosi e più ideologicamente schierate avevano detto che oggi avremmo avuto un aumento esponenziale dei contagi, che avremmo avuto le terapie intensive piene. Ma ieri sera abbiamo registrato il punto più basso degli ultimi sei mesi e i decessi che hanno iniziato a scendere la settimana prossima li vedremo scendere ancora". 

 

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