Francesco Le Foche a L'aria che tira: "Perché il vaccino Rna ci permetterà di sconfiggere il cancro"
Forse c'è un lato positivo nella pandemia da coronavirus, l'accelerazione dei vaccini a Rna. Che presto potranno essere usati contro il cancro. Lo spiega bene da Myrta Merlino a L'aria che tira, su La7, nella puntata di oggi 21 maggio, l'immunologo Francesco Le Foche. "La sperimentazione dei vaccini a Rna messaggero parte per ipotizzare dei farmaci contro il cancro", quindi cerca di far capire come funziona: "Questo messaggio viene inoltrato nel citoplasma della cellula nella fase operativa dove si producono le proteine, non nel nucleo. Il sistema immunitario è l'immagine speculare dell'universo. Noi all'interno abbiamo l'universo e possiamo interpretare questo sistema come un esercito che possiamo muovere a nostro piacimento", aggiunge Le Foche.
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E questo rappresenta una vera e propria rivoluzione scientifica: "Questo significa che possiamo sconfiggere il cancro o arrivare a farmaci contro il cancro", annuncia l'immunologo. Che prosegue davanti a una Myrta Merlino attentissima: "Noi ora abbiamo un vaccino a Rna messaggero che ci fa produrre anticorpi contro la proteina spike. Un pezzettino di questa proteina è comune a 5 virus quindi potremo in futuro con un solo vaccino proteggerci da cinque virus diversi". Insomma, conclude Le Foche, "questa è la modernità di questo vaccino. Possiamo giostrare e cambiare come con il Lego pezzettini di materiale genetico". A tutto vantaggio della nostra salute.
Le foche parla dunque dei diversi tipi di vaccini che ci sono contro il coronavirus e prende in considerazione i casi di trombosi con i vaccini a vettore virale (AstraZeneca e Johnson & Johnson) che "sono rarissimi ma sono capitati a giovani donne. Alle donne sotto i 50 anni io consiglierei vaccini a Rna messaggero, rischiano di più paradossalmente con la trombosi che col Covid".