Otto e mezzo, Gianrico Carofiglio sconvolge la Gruber: "Anche io rientro in quelli con 5 milioni di euro". "Ah ma allora lei è..."
"Ah ma allora è un buon partito". Lilli Gruber guarda con occhi tutti nuovi Gianrico Carofiglio, ex senatore del Pd, ex magistrato e scrittore di successo, che a Otto e mezzo su La7 parla di tassa di successione e confessa di essere tra coloro che con più di 5 milioni di euro Enrico Letta vorrebbe tassare per dare 10mila euro a testa ai 18enni meno abbienti. Una proposta che ha trovato la netta contrapposizione non solo di Matteo Salvini ("Sono allucinato") ma pure del premier Mario Draghi ("Non è il momento di mettere nuove tasse").
Carofiglio però si schiera senza se e senza ma con Letta: "Molti pensano che il Pd vuole tassare la casetta da 300mila euro. Un consulente finanziario mi diceva che un signore aveva investito con lui 20 milioni di euro, soldi che non aveva guadagnato neanche per un centesimo perché erano risultato di una eredità che lui aveva ricevuto e che lascerà ai suoi figli. Questo signore non è solo inutile, ma è un peso per la società. Anche io rientrerei in questa categoria: siamo fortunati, e il fatto che ci possano chiedere un contributo di solidarietà in una società così insopportabilmente ingiusta e in cui le disuguaglianze si moltiplicano sarebbe una base di equità minima".
"Ma quindi ci ha dato una notizia, lei è un buon partito", si stupisce la Gruber di fronte alla fortuna economica "segreta" del suo ospite. "Sono stato fortunato, vendo dei libri, tutto quello che ho l'ho guadagnato ma non dimentico che qualsiasi successo ha un pezzo di fortuna. In Francia, chiamano questa tassa la "tassa sulla fortuna". A Letta rimprovero solo di averla raccontata in maniera non sufficientemente comprensibile. Invece a Draghi rimprovero di aver fatto una battuta una volta tanto al di sotto del suo livello".