L'Aria Che Tira, David Parenzo gode per le dimissioni del leghista Volpi: "Finalmente, giornata storica". Poi l'insulto
Si è concluso il braccio di ferro tra Lega e Fratelli d'Italia sulla presidenza del Copasir. A fare un passo indietro è stato il partito di Matteo Salvini che ha annunciato le dimissioni di Raffaele Volpi (presidente) e il senatore Paolo Arrigoni. Le dimissioni sono arrivate dopo che Pd e M5s avevano annunciato di voler disertare i lavori fino a quando il Carroccio non avesse lasciato la presidenza. E dopo il passo indietro non poteva che esultare David Parenzo. In collegamento con L'Aria Che Tira su La7 il giornalista si è lasciato andare, nulla di nuovo: "Finalmente, una giornata storica", ha esordito mentre Myrta Merlino gli domandava cosa ne pensasse: "Raffaele Volpi si è dimesso, non capisco che cosa aspettasse. Se c'è una regola va rispettata, io tifato per le istituzioni. Da sempre l'organo parlamentare di sorveglianza sui servizi segreti va all'opposizione". Ma nell'intervento di Parenzo non poteva mancare la frecciata: "Volpi, in questo caso è stato nomen omen, è stato una volpe ma non così furba perché ha aspettato prima di dimettersi".
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La decisione del leghista, come detto, è arrivata dopo la protesta di Pd, M5s e Leu che hanno deciso di abbandonare i lavori del Copasir. Tra le motivazioni quella di "contribuire alla soluzione della titolarità della presidenza del Comitato medesimo". Una scelta a chiaro vantaggio di Giorgia Meloni. È il suo infatti l'unico partito all'opposizione, che da mesi si batte per ottenere la presidenza nonostante il Carroccio non fosse disposto a rinunciarci.
"La Lega non ritiene di dover inficiare organi istituzionali per questioni politiche o ancor di più per dispute interne a dei ’non partiti' di cui non si capisce nemmeno chi sia il capo politico", fanno sapere in una nota prima di invitare anche gli altri componenti a fare lo stesso. Non sono però mancati i sospetti in casa Lega: "Nella certezza di questo dato di fatto e del contributo dato all’Italia in uno degli anni più difficili della sua storia sorge persino il dubbio che la presidenza di Raffaele Volpi abbia infastidito e disturbato qualcuno", sono state le parole del partito.