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Morgan, lo strazio per l'addio a Franco Battiato: "Dopo la morte di mio padre... Perché sono inca***"

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"Ho il cuore a pezzi come quando si perde un padre": non si dà pace Morgan dopo la morte di Franco Battiato. L'ex dei Bluvertigo era molto legato all'artista scomparso. "Sono triste, amareggiato, inca**ato, affranto, malinconico, nostalgico, desolato", ha raccontato in un'intervista a La Stampa. Morgan ha spiegato che con la morte di Battiato ha perso un "padre putativo": "Ho perso il mio genitore naturale troppo presto ma, oggi, perdo anche chi mi ha plasmato".

 

 

 

L'artista, poi, ha parlato del primo incontro con il cantautore siciliano: "Eravamo al concerto del 1° Maggio del 1995; ricordo quel pennellone alto, dinoccolato, con gli occhialoni neri calati sul naso che entrò nel camerino dei Bluvertigo e disse guardandomi fisso: 'Volevo conoscerti perché quando canti sembri me'". Morgan ha rivelato che si è trattato di un vero e proprio colpo di fulmine. Ma ci fu anche una sorta di ramanzina. "Ricordo che mi redarguì sul testo di una nostra canzone intitolata LSD (La Sua Dimensione). Disse che era 'troppo'. Gli risposi: oh parli tu che hai scritto: 'A Beethoven e Sinatra preferisco l’insalata'. Rise e da allora siamo diventati amici", ha continuato l'artista.

 

 

 

A chi lo definisce come l'erede di Battiato, Morgan risponde: "Parola troppo grossa. Sono stato un suo amico e prima ancora un suo estimatore. Avevo 9 anni quando il mio padre naturale me lo fece conoscere". Parlando invece dei preziosi insegnamenti ricevuti dal cantautore siciliano, l'ex dei Bluvertigo ha detto: "Mi ha insegnato a scegliere. Il suo motto era 'less is more'".

 

 

 

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