Otto e mezzo, Tomaso Montanari insulta Salvini e Meloni: "Fascisti, indegni, non devono governare". Lilli Gruber se la ride
E' un attacco a senso unico a Giorgia Meloni e Matteo Salvini da Lilli Gruber a Otto e mezzo, su La7. Ospite c'è il professore Tomaso Montanari: "L'attacco a una libraia che non vuole vendere il suo libro (della Meloni, ndr) è indegno. Il partito della Meloni è un punto di riferimento dei vecchi fascisti, del risveglio del fascismo storico nel Paese. Ci sono i fascisti. C'è l'omofobia, l'odio per il diverso", tuona il professore. "Il problema non è se la Meloni è fascista o meno. E sarei stato felice se Aldo Cazzullo nella sua intervista glielo avesse chiesto, sarei stato curioso di conoscere la risposta. Ma esiste un problema che non può essere sottovalutato".
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"Francamente avere al governo la Meloni e Salvini non mi lascerebbe tranquillo", prosegue Montanari. "Ricordo che dopo che ho detto in questa trasmissione che il programma della Lega non è compatibile con la Costituzione, il partito di Salvini ha chiesto alla mia università di prendere provvedimenti disciplinari contro di me". A questo punto la Gruber ride. "Non li voglio vedere alla guida del Paese", insiste Montanari. "E' un libro propaganda di un partito quello della Meloni".
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Cazzullo, anche lui ospite di Otto e mezzo, intanto, svela un retroscena. Secondo la firma del Corriere della Sera la Lega è in difficoltà politica anche alla luce dei risultati degli ultimi sondaggi: "Salvini è stato spinto da Luca Zaia e Giancarlo Giorgetti ad entrare nel governo, vede che nei sondaggi la Lega non va particolarmente bene e cerca quindi di smarcarsi anche in modo piuttosto ridicolo dal governo". Insomma, conclude Cazzullo, "Salvini non è a suo agio".