Quarta Repubblica, Alessandro Sallusti e "l'interesse oscuro della magistratura": un inquietante sospetto, ecco la 'giustizia'
Si parla della presunta Loggia Ungheria da Nicola Porro a Quarta Repubblica, su Rete 4, nella puntata del 17 maggio. In collegamento c'è il direttore di Libero Alessandro Sallusti autore del libro-intervista a Luca Palamara Il sistema. Potere, politica affari: storia segreta della magistratura italiana, che commenta: "Stiamo raccontando con grande efficacia il capitolo non scritto del sistema di Palamara. C'è una magistratura che si muove in un terreno assolutamente opaco dove le regole non esistono o esistono fino ad un certo punto, che è quel terreno che ha fatto dire alla Corte europea 'siete sicuri che Silvio Berlusconi lo avete condannato perché colpevole o per altri obiettivi?' La Corte si è resa conto che non tutto è chiarissimo nella magistratura italiana".
Quindi, prosegue Sallusti, "io non so se per Loggia si intenda qualcosa organizzato con tessere, investitura, eccetera. Anche Palamara ha fatto parte di una loggia che ha alterato la politica giudiziaria e addirittura i processi. Credo che ci sia una zona opaca nella magistratura dove non si capisce quale sia il confine tra l'applicazione della giustizia e interessi più o meno oscuri". E ancora, attacca il direttore di Libero: "L'unica cosa che il Sistema temeva era proprio il sorteggio, la loro grande forza è l'incompetenza del legislatore. L'incompetenza della politica quindi è stata determinante per tenere in vita il sistema".
Video su questo argomento"Perché il mio è un ritorno a casa". Alessandro Sallusti, il saluto ai lettori di Libero: "Come vi racconteremo ciò che ci circonda"
Da Porro c'era anche Bruno Vespa che ha presentato il suo nuovo libro, Quirinale. Dodici presidenti tra pubblico e privato (edizioni Rai Libri). e, in tema-magistratura ha commentato la richiesta di chiarimenti piovuta dalla Corte europea dei diritti umani sulla condanna di Berlusconi per frode fiscale, notizia di giornata: "Quello a Berlusconi è stato un processo strano, Berlusconi aveva perso politicamente, ma era in qualche modo ancora vivo, questo processo è stata una pugnalata ad un uomo in terra",