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Mario Draghi, la bomba del re del gossip sulla moglie Serenella: "Ecco chi frequenta", indiscrezione esplosiva

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Serena Draghi? Ecco perché la classe non è acqua. Scrivono di lei, non con una letteratura sublime direi: «La settantatrenne, nobile di nascita ed esperta di letteratura inglese, è sposata col premier incaricato, da cui ha avuto due figli, da quasi mezzo secolo. Ma nonostante gli importanti incarichi ricoperti dal marito è sempre rimasta lontana dai riflettori». Già, perché a Roma, ma non da oggi, poter dire di aver avuta ospite Serenella Draghi fa status, ma nessuno se ne può vantare. Non frequenta? No, anzi, ma vede solo gli amici veri e quelli, si sa, non si vantano. 

di Roberto Alessi
Tratto da "Alta Portineria", la domenica su Libero

 

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Di seguito, l'articolo di Franco Bechis sul mutuo contratto da Draghi e moglie

A qualcuno le banche concedono ancora un mutuo. Anche se per estinguerlo si arriva fino a 93 anni. Ma d'altronde parliamo di Mario Draghi che assieme alla moglie Maria Serenella Cappello ha bussato alla porta di Banca Passadore nell'estate scorsa. L'ex presidente della Banca centrale europea oggi premier - stando a Franco Bechis sul Tempo - "era in cerca di un finanziamento ipotecario su una bella villa (13,5 vani) sulla riviera del Brenta".

 

Per i dettagli il direttore del quotidiano romano rimanda all'atto registrato dal notaio Alessandra Temperini a Roma il 22 luglio 2020, "Banca Passadore ha concesso a titolo di mutuo alla parte finanziata, signori Draghi Mario e Cappello Maria Serenella, che hanno accettato, la somma di euro 1.500.000 (…). Il rimborso del mutuo avverrà in 20 anni a partire dal primo gennaio 2021. La parte finanziata si è obbligata per sé, per i suoi eredi, successori e/o aventi causa con vincolo solidale e indivisibile fra di loro, a restituire la somma mutuata entro la scadenza pattuita con ammortamento in numero 40 rate semestrali posticipate (…) Il tasso di interesse viene fissato nella misura dell01,220% nominale annuo per tutta la durata del finanziamento-Taeg/i.s.c. 1,251%".

Un via libera alquanto inusuale, ammette Bechis che ricorda come quel "no" sarebbe stato deciso e senza via di uscita "per qualsiasi altro cliente di quella o di un’altra banca anche per somme assai inferiori perché al momento della sottoscrizione di quel finanziamento l’attuale premier e la consorte avevano 72 anni e mancavano per la signora pochi giorni e per il marito poco più di un mese al compimento del 73° compleanno, età che entrambi avrebbero avuto al pagamento semestrale posticipato della prima rata". Insomma, è "praticamente impossibile" che un istituto di credito conceda a quella età un mutuo ipotecario ventennale la cui ultima rata dovrebbe essere pagata quando entrambi i debitori avrebbero 93 anni. Ma Draghi fa eccezione.

 

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