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Elisabetta Belloni, dai gesuiti alla Farnesina: i segreti svelati di lady Servizi Segreti

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Romana, classe 1958, Elisabetta Belloni è la prima donna a capo dei Servizi segreti. Mario Draghi l'ha nominata alla direzione generale del Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza (Dis). Il passato di questa donna, però, è pieno di prime volte e di successi mai raggiunti da qualcun altro prima di lei. Come riporta La Stampa, lei fu la prima donna, per esempio, ad essere ammessa all’Istituto Massimo di Roma, scuola paritaria cattolica della Compagnia di Gesù, la stessa frequentata da Mario Draghi.

 

 

 

Alle spalle ha anche una lunga storia di comando all'interno della Farnesina. Inizia la sua carriera all’estero alla rappresentanza di Vienna, ma poco dopo torna a Roma, alla Direzione nevralgica degli Affari Politici. "Ha attraversato indenne il governo Berlusconi, quello Monti, quello di Letta e Renzi, quello Conte e ora Draghi, a cui la lega un’amicizia di scuola, di appartenenza, di conoscenze comuni, dai gesuiti alla Luiss, dove si è laureata", scrive La Stampa. Nel 2004 diventa anche il primo capo donna dell’Unità di Crisi. E in quel periodo si trova a gestire due situazioni difficili come il rapimento dell’inviato di Repubblica Daniele Mastrogiacomo e la tragedia dello tsunami in Thailandia, con molti italiani bloccati proprio lì.

 

 

 

Sposata con un uomo di oltre vent'anni più grande di lei, anche lui diplomatico, è rimasta vedova da qualche anno. Uno dei suoi più grandi meriti è stata la capacità di costruire nel tempo una rete di contatti - dentro e fuori la Farnesina - che oggi costituisce il suo asset fondamentale. I suoi critici, come riporta La Stampa, le rimproverano un eccesso di tatticismo, ma è comunque difficile negare  la sua abilità nello gestire gli equilibri, anche di fronte alle difficoltà.

 

 

 

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