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Immigrazione, scintille Cottarelli-Musumeci: "Non possiamo battere i pugni", "Basta ammazzarli"

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A Tagadà - la trasmissione condotta da Tiziana Panella su La7 - si è consumato un secco botta e risposta tra Carlo Cottarelli e Nello Musumeci. Il tema era quello dell’immigrazione, tornato in auge adesso che la situazione epidemiologica dell’Italia sta lentamente ma costantemente migliorando. Negli scorsi giorni l’isola di Lampedusa ha visto sbarcare migliaia di migranti, riaprendo una questione che non è mai stata davvero risolta. 

 

 

A riguardo la tesi di Cottarelli è la seguente: “Potremmo essere più forti con l’Europa se questa non ci stesse dando 200 miliardi. Purtroppo noi con il debito pubblico ereditato dal passato siamo in una posizione più debole. I famosi pugni sul tavolo e tutto il resto potremmo batterli più facilmente se non avessimo un bisogno, diciamo disperato, di questi finanziamenti europei”. A Musumeci non è piaciuta affatto questa tesi: “Quindi significa che sugli interessi finanziari tra l’Europa e i Paesi membri noi possiamo continuare ad ammazzare migliaia di persone?”. 

 

 

“No, non mi metta in bocca quello che non ho detto”, è stata la replica di Cottarelli che poi ha chiarito ulteriormente il concetto: “Ho detto che purtroppo noi dobbiamo sì battere i pugni e fare tutto quello che è necessario, però potremmo farlo più facilmente se non avessimo bisogno di questi soldi”. Musumeci ha ribattuto scagliandosi contro la “logica contabile, finanziaria e cinica dell’Europa”, ma Cottarelli ha concluso dicendo che si tratta di realismo: “Se lei dovesse discutere con qualcuno a cui ha appena prestato 200 miliardi, forse capirebbe che quel qualcuno potrebbe insistere un po’ meno”. 

 

 

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