"Metteteveli nel c***o". Vittorio Sgarbi, su Facebook, si scaglia in un video contro le forze dell'ordine che hanno punito in questi mesi le sue condotte "libere", al limite della provocazione e forze oltre. Il sindaco di Sutri e deputato eletto nel 2018 con Forza Italia è stato oggetto di otto verbali di contestazione "per violazioni di altrettanti Dpcm", spiega. Sanzioni che definisce "illegittime, chi le ha fatte si vergogni".
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Motivo? "Non indossavo la mascherina, non rispettavo il coprifuoco e altre cose". Condotte passibili di sanzioni economiche, ma Sgarbi, che si vuole candidare sindaco di Roma, ribatte: "Fanno riferimento non solo all'ignoranza delle mie condizioni di salute e alla patologia che mi consente di non portare la mascherina con ricetta medica".

Il critico ha più volte spiegato infatti di essere in cura per un tumore e di essere esentato per questo dall'indossare la mascherina, che gli impedirebbe la normale respirazione. Peraltro, anche prima della malattia Sgarbi ha sempre rivendicato il diritto di camminare per strada senza protezioni, qualora venissero rispettate le distanze di sicurezza.
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In coerenza con questo assunto, da sindaco di Sutri la scorsa estate emanò nel suo Comune una ordinanza con la quale puniva chi indossava le mascherine quando queste potevano essere considerate inutili. "Ogni volta che sono andato in giro - aggiunge poi, sempre più furioso -, l'ho fatto in rappresentanza di chi mi ha votato". "Otto verbali illegittimi che violano la mia libertà di parlamentare - conclude -, le mie prerogative. Le multe sono illegittime, mettetevele da qualche altra parte".