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Non è l'Arena, la ricostruzione di Roberta sulle urla di Ciro Grillo: "Me la sono portata a casa per sco***, ma la sco*** lui"

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A Non è l'Arena, la trasmissione di Massimo Giletti e in onda su La7 nella puntata di domenica 9 maggio, si parla della vicenda di Ciro Grillo, figlio di Beppe Grillo, accusato insieme ad altri tre suoi amici di violenza sessuale. "Si chiederanno... dato che erano due le ragazze quella sera in casa. L'altra non sentiva nulla?", si interroga il conduttore. "Dai verbali che emergono si dice chiaramente che una delle due ragazze, mentre l'altra subiva violenza, dormiva un sonno disturbato, eppure ha ascoltato e percepito delle cose. A verbale emerge questo", annuncia Giletti, prima di mandare in onda uno spezzone con le dichiarazioni di una delle due ragazze.

 

 

"Ciro Grillo urlava a uno degli altri in corridoio": inizia così la clip, che mostra una ricostruzione audio delle affermazioni di una delle ragazze. "Era arrabbiato perché Silvia era in camera con qualcuno. Io ho subito pensato a Corsiglia. Diceva: 'Io me la sono portata a casa perché me la volevo sco**re, invece se la sta sco**ndo lui" racconta la ragazza e prosegue nel racconto: "L'amico provava a calmarlo, diceva: 'Tanto era brutta, ne troviamo un'altra domani". Si conclude così la ricostruzione audio delle dichiarazioni di Roberta. 

 

 

Nel corso della trasmissione sono state poi svelate ulteriori dichiarazioni riguardo al presunto stupro di gruppo, che vede accusati il figlio del fondatore del M5S e tre suoi amici: "Gli dicevo che non volevo fare nulla - si sente in un'altra ricostruzione audio - ma lui mi afferrava per i capelli e mi spingeva sotto le coperte, indirizzandomi la testa sul suo pene. Nel frattempo mi diceva: ca***a apri la bocca. E mi chiedeva di fargli sesso orale". La ragazza entra poi ancora più nel dettaglio: "Inizialmente cercavo di respingerlo, ma poi visto che lui continuava a spingermi e a tenermi per i capelli, cedevo. Mi toglieva i pantaloncini e le mutande, io mi dimenavo perché non volevo, ma non riuscivo a contrastarlo completamente perché non mi sentivo bene", si conclude la ricostruzione proposta a Non è l'Arena.

 

 

 

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