Selvaggia Lucarelli, irride il racconto di Giorgia Meloni bambina vittima di bullismo: “Che banalità”
"Che banalità ha detto." Questo il tweet irridente di Selvaggia Lucarelli commentando il racconto di Giorgia Meloni, fatto a Silvia Toffanin a Verissimo, in onda tutti i sabati su Canale 5. La leader di Fratelli d'Italia ha parlato della sua vita privata, ha raccontato della famiglia, della sua gioventù e di quando da piccola è stata bullizzata da alcuni coetanei: “Presa a pallonate, li devo ringraziare”. Ma la testimonianza della leader dell'opposizione non è piaciuta a Selvaggia Lucarelli che ha prontamente twittato il suo disaccordo.
L'episodio di bullismo di cui è stata vittima la Meloni è accaduto quando era appena adolescente: “In gioventù ero un po' sovrappeso, combatto col peso da sempre, sono cintura nera di dieta. Quando aveva 13 anni sono stata bullizzata. Mi sono avvicinata a dei ragazzi per chiedere di giocare ma loro mi hanno tirato il pallone dicendo 'Vattene cicciona'. Li ringrazio perché ho perso 10 chili in due mesi. Le persone che ti fanno male in qualche modo sono sempre utili, non bisogna scappare", aveva affermato la leader di Fratelli d'Italia.
"Con la pandemia Salvini trascorre la giornata litigando con Zorzi". Lucarelli, colata di insulti
Crescendo la Meloni adesso deve confrontarsi con l'attacco degli hater: “Non è stato facile, soprattutto in un ambiente come il nostro. Ho reagito con la determinazione, l'unica cosa che puoi fare è l'esempio. Le critiche sono la cosa più naturale del mondo, cosa diversa sono gli insulti. Ho sofferto quando annuncia che aspettavo a Ginevra. L'ho fatto durante il family day e diversi mi hanno augurato di abortire. Ho patito la cosa perché per la prima volta esponevo mia figlia, mi sentivo in colpe per non averla protetta. Mi dicono che sono omofoba ma non è vero perché è verificabile, faccio il mio lavoro da trent'anni e non ne trovi mai traccia. Mi etichettano così per andare modo ai miei interlocutori di non rispondere alla mie domande”, ricorda la Meloni. Ma la Lucarelli, evidentemente, non ha gradito.