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Otto e mezzo, Stefano Massini e la battutaccia su Galli: "Da 16 mesi in collegamento, avrà un'otite da auricolare”

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Si è parlato di coprifuoco nello studio di Lilli Gruber durante la puntata di Otto e mezzo andata in onda questa sera su La7. Tra gli ospiti anche l'ormai noto primario dell'ospedale Sacco di Milano, Massimo Galli, e lo scrittore Stefano Massini. Quando la conduttrice ha chiesto al virologo se non sia stato troppo catastrofista nei giorni precedenti, l'esperto ha risposto: "Avevo torto ad essere catastrofista? Mi auguro sia così, ma vediamo come vanno le cose in prospettiva".

 

 

 

A un certo punto, però, è intervenuto Massini che ironicamente ha detto: "Piena solidarietà a Galli, da 16 mesi in collegamento avrà un’otite da auricolare". Poi, continuando col suo discorso, ha spiegato che la politica deve parlare alla testa e non alla pancia delle persone: "Se fondo un nuovo partito domani e lo chiamo "stop alla pandemia", è ovvio che tutti mi voteranno".  

 

 

 

Si ritorna, in un secondo momento, a Galli. Parlando dei dati attuali sui contagi da Covid l'esperto ha sottolineato: "Quel che conta è non avere le terapie intensive piene, conta avere meno persone che entrano in ospedale. Solo che se le infezioni sono molte, anche se abbiamo protetto gran parte delle persone più anziane vaccinandole, succede di vedere qualche caso molto brutto in gente più giovane". E infine sull’eventualità di eliminare del tutto la misura del coprifuoco: "Avremmo dovuto fare altri 30 milioni di dosi di vaccini che non abbiamo fatto. Per farli ci vogliono 60 giorni, che nessuno era disponibile ad aspettare". 

 

 

 

 

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