Vittorio Sgarbi umilia Andrea Scanzi: "Nessun intellettuale di destra? Ignorante e fascistello di provincia"
Vittorio Sgarbi si è arrabbiato e non poco per essere stato citato da Andrea Scanzi in una delle sue ospitate televisive. “Non mi devi disturbare, hai rotto il ca*** caro Scanzi”, ha subito risposto il critico d’arte, che è noto per non fare mai troppi giri di parole a arrivare subito al punto. A scatenare la sua ira è una dichiarazione resa dal giornalista del Fatto Quotidiano, che da Lilli Gruber ha affermato che a destra si sentono inferiori perché non hanno uno straccio di intellettuale da 300 anni, finendo per essere costretti a seguire Sgarbi e Feltri.
“A parte che Vittorio Feltri ha scritto cose che non potrai mai eguagliare - è stata la risposta di Sgarbi - io non sono un intellettuale di destra. Penso con la mia testa, tant’è che sono stato il primo a dare la cittadinanza a Mimmo Lucano. Quando ti hanno cacciato dalla tv io soltanto ho detto che era una punizione sbagliata. Sono stato gentile, ho detto quello che penso, ma tu il mio nome devi dimenticartelo, fascistello di provincia. Non sei in grado di capire con i tuoi atteggiamenti di chi pensa di essere un fenomeno. Tutte cose che sono affari tuoi, ma a me non devi rompere i cogl***”.
Poi Sgarbi si è prodigato in un lungo elenco di intellettuali, artisti e scrittori riconducibili alla destra per confutare la dichiarazione i Sgarbi: “Tu non sai neanche chi sono perché sei ignorante. Adesso risponderai dicendo che mi sono incazzato fuori misura, ma io sono stato generoso con te quando eri nella me***, adesso smettila di dire str***”.