PiazzaPulita, Alfredo Robledo: "Palamaravirus ha infettato la magistratura. Mediatore dell'accidente, è stato un boia"
Scontro tra Alfredo Robledo e Luca Palamara in studio da Corrado Formigli a PiazzaPulita su La7 nella puntata del 6 maggio. Si parla della magistratura e della Loggia Ungheria. In tutta questa vicenda, "l'unico comportamento veramente serio e trasparente è stato tenuto da Nino Di Matteo (capo della procura di Palermo, ndr). Che nulla ha da spartire con il palamaravirus". commenta Robledo. ex magistrato. "Il palamaravirus è stata un'infezione della magistratura", attacca Robledo. "Devo correggere l'espressione di Palamara quando dice 'così fanno tutti'. Non è così, così fan tanti ma non tutti". E ancora, sempre riferendosi a Palamara: "Il mediatore, il mediatore dell'accidente. Lei è stato un boia per quello che mi riguarda".
Poi l'ex magistrato entra nel merito della presunta Loggia Ungheria. "Nel momento in cui è stato individuata la bugia su Sebastiano Ardita (che secondo quanto rivelato da Piero Amara ne farebbe parte, ndr) è chiaro che Amara diventa un calunniatore". Quindi, prosegue Robledo, "bisogna processarlo immediatamente per calunnia. Poi, una volta processato vediamo cosa ha detto di falso e cosa di vero", ragiona l'ex magistrato. "Perché è chiaro che qualcosa di vero lo ha detto, Amara è un avvocato di esperienza. Conosce intrighi e situazioni antipatiche". Avrà quindi detto "cose false, cose verosimili e qualcosa di vero".
Poi Robledo, che all'inizio del collegamento aveva premesso che "la Loggia Ungheria è una farsa: semplicemente c'è un faccendiere (Piero Amara appunto, ndr) che cerca di trarre un profitto personale. Perché non sono mai stati sequestrati a questo signore i milioni di euro che ha", fa una deduzione sconcertante "Secondo me c'è una parte dei servizi che ha degli interessi che attraverso di lui cerca di realizzare".