Stasera Italia, Melania Rizzoli sugli assembramenti post-scudetto: "Le goccioline diffondevano saliva, in arrivo nuovi focolai"
Preoccupa quanto accaduto domenica dopo la vittoria dello scudetto da parte dell'Inter. Il 2 maggio infatti 30mila tifosi si sono riversati in piazza del Duomo vanificando tutti gli sforzi fatti per fronteggiare il coronavirus. Se ne parla a Stasera Italia, su Rete Quattro, dove Barbara Palombelli ha chiesto a Melania Rizzoli quanto potrebbe accadere. "Se c'erano in piazza tutte quelle persone, sicuramente ci sarà un'esplosione di contagi". "Mi è sembrata una mancanza di rispetto anche nei confronti degli operatori sanitari che continuano a prestare la loro opera", ha subito replicato l'assessore alla Formazione e al Lavoro della Regione Lombardia. E ancora: "Erano tutti giovani, sotto i 40 anni, quindi non vaccinati". A far preoccupare la Rizzoli "quelle goccioline che con l'entusiasmo diffondevano saliva". Da qui la conclusione: "Io vedevo in quelle immagini nuovi focolai, vedremo tra 14 giorni perché tra 30mila persone ce ne saranno almeno 300 positivi".
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Dello stesso parere anche il virologo Fabrizio Pregliasco, che in collegamento con Luisella Costamagna ad Agorà, su Rai tre, aveva detto: "Gli effetti delle riaperture, delle feste clandestine e di assembramenti come quello dei tifosi dell’Inter si vedranno tra 14 giorni, da metà maggio in poi: temo che ci sarà un incremento dei casi, non una nuova ondata ma un’onda di risalita". L'unica speranza? I vaccini. Con il generale, nonché commissario per l'emergenza coronavirus, Francesco Figliuolo, il piano vaccinale prosegue a velocità sostenuta. Almeno se comparato a quello del suo predecessore, Domenico Arcuri.
In merito all'accaduto si era espresso anche il presidente della regione lombarda: "Era probabile che eventi del genere si potessero verificare - ha dichiarato Attilio Fontana -. L'importante è che non si verifichino più. Bisogna chiedere alle persone il rispetto delle misure di sicurezza. Mi auguro e spero che non aumentino i contagi, ma questo lo potremo dire tra due settimane".