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Andrea Scanzi, Natalia Aspesi picchia duro: “I furbetti come quel giovanotto grillino che fa trasmissioni e libri"

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Sul Venerdì di Repubblica Natalia Aspesi ha risposto a una lettera di un suo lettore, firmata “un neofurbetto di Roma”, e ha citato Andrea Scanzi. Il quale può, in un certo qual modo, essere definito il “padre” dei furbetti del vaccino. “Ce ne sono migliaia ad ogni livello, mi piacerebbe sapere quanti agli inizi erano no vax e adesso corrono a vaccinarsi”, ha risposto la Aspesi, che poi ha aggiunto: “Però i furbetti piacciono molto, sono le star del momento, come quel giovanotto tutto grillino che ha più trasmissioni sulla rete del movimento, più su tutte le altre”. 

 

 

Chiaro il riferimento ad Andrea Scanzi, che ha nominato apertamente più avanti. Prima però ha descritto bene la sua carriera: “Nel frattempo ha scritto una decina di libri, mentre un normale scrittore ne scrive uno ogni due o tre anni, o se davvero geniale, anche ogni dieci”. E a questo punto Natalia Aspesi ha manifestato il soggetto, anche se era praticamente superfluo farlo: “Parlo di Andrea Scanzi, giornalista, e lo nomino solo per dire che dopo aver pubblicato qui una letterina con mia risposta non adorante, ne ho ricevute una montagna: pochissime che mi davano ragione, tutte le altre mi sgridavano però devo dire, senza insulti, anzi molto deferenti”. 

 

 

Tralasciando il discorso di Scanzi, la Aspesi ha risposto anche nel merito dei furbetti: “Non so da cosa ci venga questa voglia irrefrenabile di fregare gli altri, in ogni occasione. Un po’ credo come fosse un gioco, tanto per divertirsi a spese degli altri, un po’ perché abbiamo bisogno di affermarci, di sentirci il più forte, meglio degli altri, l’errore delle modeste vittorie che la vita ci concede”. 

 

 

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